Storia della chiesa di San Michele in...

Storia della chiesa di San Michele in Quarto D'Altino

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La complessa vicenda storica vissuta dalla parrocchia di S. Michele in Quarto d’Altino (Patriarcato di Venezia) per innalzare un nuovo edificio ecclesiastico, in sostituzione dell’antica chiesa divenuta insufficiente ad accogliere i fedeli, si è prolungata per circa sei decenni, tra il 1842 e l’apertura al culto della chiesa nuova (1905), continuando poi fino alla consacrazione (1913).

Autore: Ivano Sartor

 

La complessa vicenda storica vissuta dalla parrocchia di S. Michele in Quarto d’Altino (Patriarcato di Venezia) per innalzare un nuovo edificio ecclesiastico, in sostituzione dell’antica chiesa divenuta insufficiente ad accogliere i fedeli, si è prolungata per circa sei decenni, tra il 1842 e l’apertura al culto della chiesa nuova (1905), continuando poi fino alla consacrazione (1913). Il riposizionamento del sacro edificio in una località differente dalla sede delle origini (attuale S. Michele Vecchio), nei pressi cioè del Passo sul Sile, fu suggerito dallo sviluppo demografico della parrocchia, nonché dalla realtà urbanistica nel frattempo maturata o in via di realizzazione, con le nuove strade provinciali, lo spostamento della sede municipale e soprattutto il percorso della linea ferroviaria, con la sua stazione. Nel perseguire l’obbiettivo, dalla metà circa del XIX sec. si alternarono fasi di fervore e di scoraggiamento, con successive progettazioni, avvio del cantiere, sospensioni e infine blocco dei lavori, superato solo all’inizio del ’900 per volontà di parroci e parrocchiani, in ciò aiutati in modo determinante dal patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, grande benefattore dell’opera, anche da papa. Grandi figure di prelati patriarcali, alcuni dei quali venerati dalla Chiesa (il Servo di Dio Angelo Ramazzotti, San Pio X, San Giovanni XXIII e il card. Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I), operarono fattivamente per il raggiungimento dello scopo e per la valorizzazione delle opere parrocchiali. Tra ’800 e ’900 si sono alternati nella progettazione e direzione dei lavori importanti figure di professionisti: l’ing. Giovanni Fuin, l’arch. Giovanni Battista Meduna, l’ing. Costante Gris, autore dell’attuale chiesa e l’arch. Angelo Scattolin. Con fermezza di volontà profusero il loro impegno diversi parroci anche nel corso del XX sec. impegnati nelle opere di completamento – soprattutto la torre campanaria (1939-1958) – e di abbellimento del tempio cristiano, con opere d’arte e arredi liturgici. L’importante intervento di restauro e risanamento conservativo della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, avviato e portato a esecuzione nel 2015-2017, ha stimolato gli studi storici che ora vengono divulgati in questa pubblicazione.

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