Vecchi con le panda
Cornuda, l’ameno villaggio trevigiano dove splende sempre il sole, fa da scenario alle avventure di otto protagonisti ultraottuagenari. Otto, il numero perfetto che sintetizza l’universo vecchiaia.
AUTORE: Nicoletta Virginia Nicoletti
Cornuda, l’ameno villaggio trevigiano dove splende sempre il sole, fa da scenario alle avventure di otto protagonisti ultraottuagenari. Otto, il numero perfetto che sintetizza l’universo vecchiaia.
L’anzianitudine: terza stagione della vita, dimensione umana di leggerezza in cui si ritorna fanciulli dentro a un corpo secco e rugoso dove ogni grinza è una sofferenza passata. Oppure la cicatrice di un sorriso. Il vecchio non ha filtri, non si fa problemi per gli altri, esprime quello che pensa e non teme di dire pane al pane e vino al vino. Soprattutto vino al vino.
Mario Sbregolòn, smilzo e solerte vecchietto maniaco del calcolo e costantemente preso da una miriade de mestièri da fàr, a bordo del suo macinino azzurro sconfina spesso oltre Cornuda. Attraversa quel ponte dal nome buffo, Vidor, che da oltre un secolo unisce le sponde del fiume sacro alla patria.
Con lui ci si addentra nei colli devoti al prosecco. Luoghi fieri, dai fianchi irti e scoscesi decorati di preziosi filari, dove può succedere di tutto.