Ladro di ricordi
Andrea, un anziano affetto da demenza, incontra Andrej, un ex disertore serbo scappato in Italia, anch’egli affetto dallo stesso male; i due sviluppano una profonda amicizia grazie all’intervento di un’operatrice sanitaria.
Andrea, un anziano affetto da demenza, incontra Andrej, un ex disertore serbo scappato in Italia, anch’egli affetto dallo stesso male; i due sviluppano una profonda amicizia grazie all’intervento di un’operatrice sanitaria.
La storia mette in luce come il diverso modo in cui i due uomini vivono i loro ricordi, influenzi la loro qualità di vita e le loro interazioni. L’osservazione di questa differenza da parte di Silvia, la moglie di Andrea, porta a un’intuizione: il modo in cui ciascuno ha vissuto la propria vita potrebbe influenzare il recupero e la vivacità dei ricordi. Questa intuizione viene condivisa con la dottoressa Beltrame, che favorisce un approccio innovativo basato sul reciproco sostegno tra malati di demenza, noto come “cure creative”.