Il Genocidio armeno
Un genocidio non è uno tzunami che giunge inaspettato, devastando un popolo e il suo mondo. È il risultato di una pianificazione fredda e dettagliata, che ha il preciso obiettivo di cancellare dalla faccia della terra una etnia, un popolo, un gruppo visceralmente odiati, talora temuti.
Un genocidio non è uno tzunami che giunge inaspettato, devastando un popolo e il suo mondo. È il risultato di una pianificazione fredda e dettagliata, che ha il preciso obiettivo di cancellare dalla faccia della terra una etnia, un popolo, un gruppo visceralmente odiati, talora temuti.
Questo è quanto accaduto in Anatolia nel 1915, nell’Impero ottomano, a un piccolo popolo, dalla forte identità, orgoglioso della sua civiltà millenaria: gli armeni.
Pochi anni dopo, le diplomazie occidentali, nella loro cattiva coscienza, se ne erano opportunamente dimenticate, tanto da indurre, nel 1939, Adolf Hitler a dichiarare: “Chi ricorda oggi lo sterminio degli armeni?” Come tutti sappiamo fu il momento in cui si pianificò la Shoah.