Graffi di gioventù
Nel mezzo del cammin della sua vita, anche Paolo Maran trova la necessità di guardarsi indietro e ripercorrere alcuni momenti della sua esistenza. Gli anni del liceo, le estati con gli amici, i primi amori, le contestazioni e le lotte studentesche costituiscono gli elementi centrali di quest’opera brillante e coinvolgente, che non può che prendere per mano tutti coloro che di lì ci sono passati e ogni tanto ritornano con nostalgia al tempo dell’età di passaggio tra l’innocenza e la maturità.
Autore: Paolo Maran
Nel mezzo del cammin della sua vita, anche Paolo Maran trova la necessità di guardarsi indietro e ripercorrere alcuni momenti della sua esistenza. Gli anni del liceo, le estati con gli amici, i primi amori, le contestazioni e le lotte studentesche costituiscono gli elementi centrali di quest’opera brillante e coinvolgente, che non può che prendere per mano tutti coloro che di lì ci sono passati e ogni tanto ritornano con nostalgia al tempo dell’età di passaggio tra l’innocenza e la maturità. Come ricorda Mauro Corona nella sua prefazione, Maran non si prende per niente sul serio, ma ironizzando su se stesso, a volte facendosi a fette, si racconta dissacrando quel che è successo, facendo intuire quel che poteva accadere, ti incuriosisce, ti stimola e ti spinge a tirare avanti. Il libro di Maran è questo: non stimola a chiuderlo, bensì a leggerlo.