I nomi degli uccelli nei dialetti del Veneto
L’importante opera di Groppali è arricchita da immagini cinquecentesche, antiche credenze e leggende sugli usi dell’avifauna in passato per alimentare e curare l’uomo.
Autore: Riccardo Groppali
La conoscenza dei prodotti utilizzabili della natura era profonda, soprattutto tra chi era in contatto quotidiano con l’ambiente (il contadino, il boscaiolo, il pastore, il pescatore, il cacciatore), ma senza escludere la massaia che faceva la spesa ogni giorno e tutti i ragazzini che esploravano assiduamente i dintorni delle loro abitazioni, in cerca di risorse di qualsiasi tipo - soprattutto alimentari - da portare alle loro famiglie.
Per questo tutto ciò che aveva un impiego e un’utilità qualsiasi, quindi un valore se veniva commercializzato, aveva un suo nome specifico nelle lingue parlate dal popolo: i dialetti. Infatti la quantità di nomi vernacolari attribuiti, di norma con precisione quasi scientifica, alle differenti specie animali è realmente straordinaria se la valutiamo oggi, e supera di gran lunga le conoscenze della quasi totalità dei cacciatori attuali.
L’importante opera di Groppali è arricchita da immagini cinquecentesche, antiche credenze e leggende sugli usi dell’avifauna in passato per alimentare e curare l’uomo.